mercoledì 16 aprile 2014

Tunghe nell'aria




Anche fra le tunghe a scegliere il partner è la femmina.
E questo forse perché, come accade fra noi umani, il maschio ci proverebbe con tutte le 'XX' della terra se solo potesse, se solo non ci fossero amici con la lingua sempre pronta 'Quella è cessa, quella è grassa, quella è seria...' Che poi si fossero mai visti allo specchio, dico io!
Sta di fatto che la tunga maschio incontra la tunga femmina e si divertono insieme.
La tunga maschio afferma che la tunga femmina è davvero speciale, sentimenti inafferrabili ed è proprio per questo che da un giorno all'altro non la vorrà più vedere.
La notte passa o è il giorno a passare.
Forse la tunga femmina è piacentina e la tunga maschio è fiorentina, ma che importa? Ormai siamo grenzenlos, i confini non esistono più. O meglio non esistono più per i veri sognatori...per fortuna!
Anche le tunghe sanno che se piove esiste l'ombrello.
Su quella foglia con un sorrisino soddisfatto la tunga maschio, che in questo momento si crede un vero stallone gagliardo e virile, si accende una sigaretta.
Finalmente ce l'ha fatta!
Magari più tardi chiama i suoi amici o magari birretta in compagnia.
Non ha nemmeno in un solo neurone i sentimenti di quell'aggeggio che gli è seduto accanto.
Fra immagini di baldoria, pavoneggiamento e grasse risate la tunga maschio, mentre ovviamente non sta accarezzando la tunga femmina, muore.
Sarebbe bello se anche per gli umani accadesse qualcosa di stupendamente simile.
Sarebbe tutto molto più speciale e  tutto sempre più profondo.
La tunga femmina paralizzata e disillusa dalla vita magari si nasconderá in un bel gluteo umano e speriamo che infastidisca un bel po' quel vile, pezzente umano.
Grattati umano, grattati umano!





venerdì 11 aprile 2014

Sporcizia.




È sporcizia
quella che percepisco tutt'attorno alle mie membra,
sugli occhi cupi troppo freddi,
mentre cammino nei soliti
monotoni luoghi.
Nient'altro che prostitute
politiche,
sociali,
 sentimentali,
torrenti di sterco 
scaraventati
senza senso.
Almeno una meta ce l'avete?
Mi sento sporca
come una villana che si è ceduta
come una scellerata disillusa.
Sporca,
denudata
 di vita ancora accesa,
di paziente amore,
di persone a cui credevo,
di anima donata.

È difficile spiegare
l'inspiegabile.
Rabbia,
s'arrampica nel silenzio
di una stanza buia.
Maledico l'uomo
e la sua strafottente abilità
di ereggere
muri
e la sua schifosa
bestialità
nel proferire.
Uomo, hai la lingua,
ma meditare 
è un dovere.

Mai illuderò 
chi non mi interessa.
Mai mentirò
al cuore
straripante di sentimenti. 
Mai mi distraerò e dimenticherò
parole confidate,
questa dimenticata forma
d'altruismo.
È vietato scagliare pietre
su chi è aperto 
alla mia sterile, inutile vita.

Sono sola 
e sono sporca,
ma umana.