venerdì 11 aprile 2014

Sporcizia.




È sporcizia
quella che percepisco tutt'attorno alle mie membra,
sugli occhi cupi troppo freddi,
mentre cammino nei soliti
monotoni luoghi.
Nient'altro che prostitute
politiche,
sociali,
 sentimentali,
torrenti di sterco 
scaraventati
senza senso.
Almeno una meta ce l'avete?
Mi sento sporca
come una villana che si è ceduta
come una scellerata disillusa.
Sporca,
denudata
 di vita ancora accesa,
di paziente amore,
di persone a cui credevo,
di anima donata.

È difficile spiegare
l'inspiegabile.
Rabbia,
s'arrampica nel silenzio
di una stanza buia.
Maledico l'uomo
e la sua strafottente abilità
di ereggere
muri
e la sua schifosa
bestialità
nel proferire.
Uomo, hai la lingua,
ma meditare 
è un dovere.

Mai illuderò 
chi non mi interessa.
Mai mentirò
al cuore
straripante di sentimenti. 
Mai mi distraerò e dimenticherò
parole confidate,
questa dimenticata forma
d'altruismo.
È vietato scagliare pietre
su chi è aperto 
alla mia sterile, inutile vita.

Sono sola 
e sono sporca,
ma umana.




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