Per tutte le foglie calpestate,
per tutti i sentimenti infuocati, ancora tremanti,
per tutte le libertà violentate
per tutti i sogni denigrati.
Per la fragilità nei confronti dell'amore,
per la serenità trascurata.
Per la debolezza di un muro sgretolato,
per la forza tralasciata,
per tutto il vino imbevuto di nostalgia.
Gravido
affossi la violenza dentro al ventre.
E l'infinito cobalto
intorno a te
ti parla di stelle.
Per i leggiadri aquiloni abbandonati,
mentre vaghi,
vagabondando
tra quegl'irti sentieri della vita,
raccogli
tutta la dolcezza.
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