giovedì 22 novembre 2012

Pagina 130 Volume III

Un foglietto esile di carta mi ha parlato.
Lacrime.
Le giornate di 48 ore non esistono più.
Il tempo scorre troppo velocemente 
   e io ho troppe cose da fare
      e io ho troppe cose da vivere
         e io ho troppe cose fra le mie simpatie
Troppe cose che non voglio soffocare nell'oblio della mia mente.
Vorrei fare Tutto, ma non ho Tempo.
Queste sono le mie T.
E così ho pianto, ho sbraitato, ho rimpianto le scelte scartate.
Alle 1:36 di notte, ora ideale per contare le pagine che mancancano all'appello del tuo matto e disperatissimo studio, ho aperto il libro su una pagina a caso.
Pagina 130 Volume III.
Un cervello con macchie colorate.
Ora ricordo il perchè.
Sgridarmi ancora pagina bianca macchiata di inchiostro nero.  




ps. Se non sapete cosa regalarmi regalatemi Tempo.

lunedì 19 novembre 2012

L'infinito



"Ho visto bambini e donne ballare sotto la luna di un deserto illuminato solo da stelle.
 Ho visto bambini all'entrata di scuola dire 'Mi impegnerò per l'altro e cercherò   di cambiarlo in meglio."

Voglio Viverlo.


Viverlo, viverlo e farlo, ma forse viverlo porta già con sè il farlo.

venerdì 16 novembre 2012

- Tempo diversamente perso.



Nonostante i mille impegni a causa dei quali puoi sentirti senza respiro, riserbati sempre un piccolo spazio per un sorriso, per uno sguardo, per uno stupido 'Come stai?'.
I minuti passati con le persone care non rientrano nella sfera del tempo perso.
O meglio, è tempo perso giocato bene.
Le ore trascorse a scoprire il mondo saranno il succo delle tue future giornate.

Have a good time!



Piccolezze

Sono successe parecchie cose...tristi, ma ora sorvolerò. Ho bisogno di energia domani, quindi parlerò degli aspetti sorridenti della giornata.

Oggi ho capito che basta poco belletto e qualche vestito fantasioso per sentirsi meglio con sè stessi e con gli altri nel proprio vagabondaggio per le vie del mondo.

Non so chi è e che cos'è il diverso, ma lo so riconoscere al primo colpo. Il diverso forse è qualcosa o qualcuno che, per un motivo o per l'altro, è riuscito ad essere un pochino più interessante.
Non mi ritengo una persona interessante, ma mi sono sempre sentita passeggera su una linea obliqua.
E di ciò mi compiacio.
Se fossi uguale al resto del mondo, farei schifo come il mondo.

Oggi ho capito che ho voglia di una pizza gigante e di un dolce ovattato di crema chantilly perchè quando la dolcezza manca bisogna imparare a disegnarla.

L'ovaio è la dimostrazione vivente che nella botte piccola ci sta il vino buono, quindi auguro a tutti una buonanotte infarcita di minuziosi sogni.

'Domani sono impegnata: devo scrivere'. È una frase che ho detto ad un ragazzo e mi è venuto da ridere perchè d'ogni tanto lo faccio veramente.

Per la prima volta sono stata colpita da occhi che solitamente non riescono a comunicarmi nulla. Oggi quegli occhi erano tinti di verde spendente, erano occhi innamorati, occhi che valicavano la felicità per incontrare l'oltre.
E questo mi basta.






Vorrei alzarmi domattina e poter sorridere a tutti.
Sogniamo, sogniamo, sogniamo: è la miglior azione che possiamo fare nella nostra vita.

domenica 11 novembre 2012

*** Unsinn...

Amo le notti piovose e nebbiose d'autunno. Quelle così umide da farti scivolare i brividi lungo la schiena.
Amo la Luna estiva, mia confidatrice e consigliatrice di una vita. Quella stella lucente e misteriosa di tanto in tanto motivo di certe mie lacrime commosse che vorrebbero dirle 'Sei troppo profonda per me'.
Mi piace sapere che ti godi dei doni della natura.
Ci ho pensato. Siamo cambiati parecchio, ma mi sono trovata bene.
Certe volte smetto di parlare. Aspetto quella domanda, quella frase, quella barzelletta, quel gemito di cui non mi hai ancora nutrita. E così stiamo in silenzio. Tu mi guardi ed io fingo di non accorgermene.
Cosa cerchi? Dove andrai? Quando ti sposterai? Tutto è silenzio.
Non mi hai mai sfiorata. Altro curioso silenzio.
Cerchi di cambiare per me? Non farlo, fermati, rimani di nuovo in silenzio.
Un quadro disordinato fra le pagine lacerate di un libro. Ero questo quando ho cercato di abbandonarmi per altri. Non piacevo a nessuno: non piacevo a me, a te, a loro.
Non si cambia per gli altri , si cambia solo per se stessi.
Mi piaci così o forse mi disgusti perchè sei così, ma non cambiare per me. Sarei la creatrice di una sagoma vagante che non è, ma che vorrebbe essere.
Non voglio infangarmi le mani, anzi non ne ho alcun diritto.
 

martedì 6 novembre 2012

Quella pazza Ehm.



Orribile, grassa e con la pelle butterata: ecco il mio autoritratto del primo giorno di lezioni della prima classe di scuola media.
Una professoressa esile e bionda camminava da Est ad Ovest, da Ovest ad Est.
Si divertiva a chiedere ad uno ad uno il mestiere che avremmo voluto fare 'da grandi'. Imbianchino, architetto, psicologo, giurista...
Al mio turno senza esitazione risposi:

'Da grande voglio diventare scrittrice. Più precisamente scrittrice di libri horror.' 

L'insegnante mi sorrise sorpresa, i miei coetanei scoppiarono a ridere ed uno addirittura esclamò 'Puhaaa, tu sei pazza!'.
Bene, avvisate i miei compagni che la mia pazzia non si è ancora fermata.



domenica 4 novembre 2012

**...pensiero stupendo...**


Una goccia, due, tre. L'asfalto si scurisce, ma la mia anima fa il contrario. Io davanti a te, tu immobile davanti a me. Qui è pieno di gente: in tutto questo silenzio nessuno ci può sentire.
Sono scesa da quella macchina...avevo così tante cose da dirti e adesso, adesso riesco a malapena a salutarti, a dirti come piove oggi, a confidarti quanto mi piace la Punto, la mia auto preferita da quando ho preso la patente. Ma che importa, mi sei venuto a trovare e tu ora sai già tutto, anzi sai molto di più, quel più che solo la Luna stringeva nei suoi perchè.
È buffo, sono passati anni e riesci ancora a farmi commuovere.
Dopo quattro lunghi anni mi sono ricordata cosa volevo dirti di così importante quel giorno. Tu, un pensiero stupendo per me. No, non come lui che era un pensiero e basta, tu eri un pensiero, sì, ma stupendo.
Io oggi sono una vagabonda alla ricerca del tesoro che più le manca: un pensiero stupendo.
Sono passati quattro anni, ma adesso voglio davvero dirtelo: 'Hai mai visto i cieli d'Irlanda? Ciao, pensiero stupendo.'