Una goccia, due, tre. L'asfalto si scurisce, ma la mia anima fa il contrario. Io davanti a te, tu immobile davanti a me. Qui è pieno di gente: in tutto questo silenzio nessuno ci può sentire.
Sono scesa da quella macchina...avevo così tante cose da dirti e adesso, adesso riesco a malapena a salutarti, a dirti come piove oggi, a confidarti quanto mi piace la Punto, la mia auto preferita da quando ho preso la patente. Ma che importa, mi sei venuto a trovare e tu ora sai già tutto, anzi sai molto di più, quel più che solo la Luna stringeva nei suoi perchè.
È buffo, sono passati anni e riesci ancora a farmi commuovere.
Dopo quattro lunghi anni mi sono ricordata cosa volevo dirti di così importante quel giorno. Tu, un pensiero stupendo per me. No, non come lui che era un pensiero e basta, tu eri un pensiero, sì, ma stupendo.
Io oggi sono una vagabonda alla ricerca del tesoro che più le manca: un pensiero stupendo.
Sono passati quattro anni, ma adesso voglio davvero dirtelo: 'Hai mai visto i cieli d'Irlanda? Ciao, pensiero stupendo.'
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