sabato 4 gennaio 2014

...grigio matita ^*~



Dei muri di questa stanza non è rimasto che un insipido grigio.
Una volta erano candidi come i mughetti che ero solita odorare in quel giardino che amavo tanto perché era senza prato inglese.
Senza prato inglese perchè i cani avevano il diritto di esplorare, perché i bambini avevano il diritto di giocare.
Queste pareti sono macchiate di quella matita che ho adoperato quando sapevo ancora disegnare. Mia zia mi sgridava sempre perché i muri non sono fatti per essere sporcati. Che stereotipo, le case sono costruite apposta per essere scompigliate!
Adesso che mia zia se ne è andata questi muri sono tutti miei. È buffa la vita: quando riesci ad ottenere ciò che hai bramato per anni non sai più che cosa fartene. Gelo, non ti viene in mente proprio niente.
Forse getterò tonnellate di colore su queste pareti così tristi.
Sì, inventerò un bel quadro astratto perché alla fine nemmeno io mi sono mai capita.
Cosa fai? Come stai? Quando ci vendiamo? Come hai trascorso le vacanze? Hai il fidanzato? Dove sei stata? A che ora torni? Cosa leggi? Perchè piangi? Perché ridi? Mi pensa? Perchè mi ha detto questo? Perchè mi ha risposto in quel modo? Ne varrà la pena? Sono brutta? Sono adatta? Perchè non mi capisce? E' la scelta giusta? Ce la farò? Hai voglia di partire?
Ad un tratto ti accorgi che tutte queste domande che si rivertebrano echeggiando all'infinito portano ad un unico capolinea. 
                     
               Quanta forza hai tu per lottare?









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