Non so da quanto tempo non mi dedico alla scrittura. È da così tanto tempo che non lo so nemmeno più. Eppure scrivere, inventare, tuffarmi nel mare di lettere era quello che meglio mi riusciva. E a questo punto l'unica parola spontanea è perchè. Ancora una volta non lo so, ma sembra che io abbia voluto perdere me stessa e che ora voglia ritornare, ripercorrere il tunnel buio fino all'ultimo punto di luce nella speranza di ritrovare l'Io abbandonato.
Penso che tutti sappiano chi sono io o per lo meno hanno una rappresentazione più o meno veritiera di questa Sylvia Ehm che poi chissà per quale motivo 'Ehm'.
Qualcuno dice che siamo il riflesso dell'idea su di noi degli altri, quindi per ritrovare la chiave del lucchetto di me stessa forse dovrei amalgamare le varie immagini altrui e shakerare bene.
C'è chi mi giudica stupida e un po' zoccoletta e chi mi giudica psicolabile. Beh, diamo ragione ai secondi: i pazzi sono le persone più interessanti e profonde che abbia mai conosciuto.
C'è chi mi giudica scontrosa, bigotta e perbenista. Ok, non vi ho fatto capire bene che mi state antipatici.
C'è chi ha paura di parlarmi, ma nonostante i miei sguardi, io sono nell'attesa del chiunque.
Un pochino forse so chi sono, certamente non quello che pensano gli altri e certamente non quello che penso io.
Non sono sola, nemmeno tu sai chi sei. Chi sono io? Chi sei tu? Siamo uno, nessuno, centomila.
Ho voglia di correre, ho voglia di lambire i limiti, ho voglia di sentire i nervi vibrare, di scrollarmi, di gettarti. Ho voglia di dimenticare, di scoprire, di decollare, di partire.
Oggi è l'ultimo giorno di vacanza.