Amo le notti piovose e nebbiose d'autunno. Quelle così umide da farti scivolare i brividi lungo la schiena.
Amo la Luna estiva, mia confidatrice e consigliatrice di una vita. Quella stella lucente e misteriosa di tanto in tanto motivo di certe mie lacrime commosse che vorrebbero dirle 'Sei troppo profonda per me'.
Mi piace sapere che ti godi dei doni della natura.
Ci ho pensato. Siamo cambiati parecchio, ma mi sono trovata bene.
Certe volte smetto di parlare. Aspetto quella domanda, quella frase, quella barzelletta, quel gemito di cui non mi hai ancora nutrita. E così stiamo in silenzio. Tu mi guardi ed io fingo di non accorgermene.
Cosa cerchi? Dove andrai? Quando ti sposterai? Tutto è silenzio.
Non mi hai mai sfiorata. Altro curioso silenzio.
Cerchi di cambiare per me? Non farlo, fermati, rimani di nuovo in silenzio.
Un quadro disordinato fra le pagine lacerate di un libro. Ero questo quando ho cercato di abbandonarmi per altri. Non piacevo a nessuno: non piacevo a me, a te, a loro.
Non si cambia per gli altri , si cambia solo per se stessi.
Mi piaci così o forse mi disgusti perchè sei così, ma non cambiare per me. Sarei la creatrice di una sagoma vagante che non è, ma che vorrebbe essere.
Non voglio infangarmi le mani, anzi non ne ho alcun diritto.
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